Il Metaverso e la via europea sulla digitalizzazione

È stata annunciata una nuova frontiera: il Metaverso. Si tratta di una dimensione digitale a cui l’utente si connette utilizzando strumenti fisici, come un casco, occhiali e dei controlli per mani e gambe, avendo l’impressone di separarsi dalla realtà e di entrare in un vero e proprio spazio digitale. È l’ultimo prodotto che le imprese del settore tecnologico intendono proporre al pubblico. Ma quali sono le conseguenze sociali? L’idea nasce da un romanzo di fantascienza del 1992, Snow Crash, ed è stata esplorata nel cinema a intervalli regolari dalla fine del secolo scorso: The Matrix (1999), Il mondo dei replicanti (Surrogates, 2009), gli episodi della serie Black Mirror (15 Million Merits, 2012; San Junipero, 2013; Striking Vipers, 2019; Ready Player 1, 2018). Tutte queste opere descrivono un mondo in declino e distopico, forse perché l’idea di separare il corpo dalla coscienza genera inquietudine. Continua la lettura dell’editoriale di Paolo Bonini sul sito di Comunità di Connessioni