Funerali ed Esequie Cristiane

«La liturgia cristiana dei funerali è una celebrazione del mistero pasquale di Cristo Signore. Nelle esequie, la Chiesa prega che i suoi figli, incorporati per il Battesimo a Cristo morto e risorto, passino con lui dalla morte alla vita e, debitamente purificati nell’anima, vengano accolti con i santi e gli eletti nel ciclo, mentre il corpo aspetta la beata speranza della venuta di Cristo e la risurrezione dei morti. È per questo che la Chiesa, Madre pietosa, offre per i defunti il Sacrificio eucaristico, memoriale della Pasqua di Cristo, e innalza preghiere e compie suffragi; e poiché tutti i fedeli sono uniti in Cristo, tutti ne risentono vantaggio: aiuto spirituale i defunti, consolazione e speranza quanti ne piangono la scomparsa».

Nella nostra comunità parrocchiale le Esequie sono celebrate di norma all’interno della Messa dei Defunti,  preceduta dalla preghiera del Rosario e, per quanto possibile, nei giorni precedenti, informato tempestivamente il parroco, anche dalla visita alla famiglia con la benedizione della salma, prima della chiusura del feretro. Nella città di Novara non è previsto l’accompagnamento al Cimitero.

Sta venendo meno, purtroppo, il suffragio per i propri cari,  celebrando la messa  dopo il trentesimo giorno dalla morte e, annualmente nell’anniversario della stessa dipartita. La Madre Chiesa raccomanda invece questa pratica (cfr,. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1370-1372).

Alcune disposizioni particolari

Il vicario Generale mons. Fausto Cossalter ha inviato alle Imprese Funebri, operanti sul territorio, alcune disposizioni a riguardo dei Funerali Cristiani, in particolare sulle modalità da parte dei parenti del defunto con cui contattare i parroci e a riguardo della cremazione e della conservazione/dispersione delle ceneri. Mi faccio premura di rendervelo noto, così da attenervi a quanto indicato da mons. Vicario Generale.

padre Marco Canali

Alle Imprese di Onoranze funebri
presenti nella Diocesi di Novara

Egregi Signori,
mi permetto di scrivere a voi, proprietari o responsabili di agenzie funebri presenti sul territorio della diocesi di Novara, per sottolineare un’attenzione che come Chiesa ci sta particolarmente a cuore nel momento dell’accompagnamento delle famiglie colpite da un lutto e nella preparazione e organizzazione delle esequie.
Per noi sacerdoti la celebrazione di un funerale è un’occasione preziosa per manifestare la preghiera, la vicinanza e il conforto dell’intera Comunità ecclesiale ai parenti in lutto, anche incontrandoli personalmente.
È quindi bene che ricordiate alle famiglie di contattare sempre il parroco prima di decidere qualsiasi cosa in merito al funerale: giorno, orario, modalità e luogo della celebrazione.
Nel ringraziarvi per quanto già fate, e mentre vi chiedo di proseguire in questa collaborazione con i parroci, richiamo la vostra attenzione su un problema che sempre più frequentemente si sta incontrando riguardo alla cremazione.
Le indicazioni su come comportarsi di fronte a questa richiesta, per coloro che chiedono i funerali cristiani, sono contenute nella recente Istruzione della Congregazione per la Dottrina della fede Ad Resurgendum cum Christo, che potrete consultare sul sito della Santa Sede, a questo indirizzo: http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20160815_ad-resurgendum-cum-christo_it.html
Non si tratta solo di disposizioni burocratiche o normative, ma di indicazioni che rispecchiano gli elementi centrali della nostra fede e il vero cuore di ciò in cui crediamo: la Resurrezione di Cristo.
In questa Istruzione si ricorda che:

  • La Chiesa continua a preferire la sepoltura dei corpi poiché con essa si mostra una maggiore stima verso i defunti; tuttavia la cremazione non è vietata, «a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana».

Aggiunge poi che:

  • Qualora per motivazioni legittime venga fatta la scelta della cremazione del cadavere, le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nel cimitero […].
  • La conservazione delle ceneri nell’abitazione domestica non è consentita. […]
  • Le ceneri non possono essere divise tra i vari nuclei familiari e vanno sempre assicurati il rispetto e le adeguate condizioni di conservazione.
  • Per evitare ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista, non sia permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo oppure la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti.
  • Nel caso che il defunto avesse notoriamente disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana, si devono negare le esequie, a norma del diritto.

             Tutti sappiamo che, soprattutto nel momento delicato del dolore per la morte di una persona cara, diventa molto difficile far recedere da decisioni già prese sull’onda delle emozioni. È, dunque, ancora più importante che in queste occasioni i familiari possano consultarsi con un sacerdote prima di dare qualsiasi disposizione in merito.
Sono certo che accoglierete benevolmente queste precisazioni e consapevole del delicato lavoro che siete chiamati a svolgere, vi assicuro il mio ricordo nella preghiera, con gli auguri più cordiali di ogni bene.
Cordialmente

Il Vicario generale
Mons. Fausto Cossalter

Novara, 12 novembre 2019