Le donne di Luca. Omelia del nostro Vescovo nella Veglia pasquale

Pubblichiamo di seguito il testo integrale dell’omelia nella Veglia pasquale del vescovo Franco Giulio Brambilla, celebrata in cattedrale sabato 16 aprile.

La mancanza del corpo

Le donne, arrivate al sepolcro, «trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù» (v. 2). La sottrazione del corpo è il primo momento dell’esperienza pasquale. Le donne non trovano più il “corpo del Signore Gesù”, non lo ritrovano più come un corpo passato, come cadavere gelido e muto. Non debbono più cercarlo così, debbono spingersi “oltre” la loro ricerca, che vuole onorare il corpo di Gesù ungendolo e imbalsamandolo come una vicenda “passata”. La traccia del corpo di Gesù è assente, e con lui sembra scomparire la memoria intensa del suo sguardo, delle carezze, della voce, del parlare alle folle, dello stare tra i suoi discepoli, del muovere i passi con decisione verso Gerusalemme. La “memoria” di Gesù non può essere un ricordo passato e il corpo, che ne è l’icona e la traccia, non si può più trovare in questo modo. Onorare la memoria di Gesù non può esaurirsi nell’ungere il suo corpo, per quanto nel gesto d’amore delle donne vi sia l’anticipo dell’autentica memoria Jesu. Continua la lettura sul sito diocesano