Mons. Brambilla: «Con Corti amici dai tempi entusiasmanti del post-Concilio»

Il ricordo ha radici profonde e lontane nel tempo. Correva infatti l’anno 1970, come racconta monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, attuale successore del cardinale Renato Corti alla guida della Diocesi piemontese. Ma la loro amicizia risale appunto a un cinquantennio fa, nei tempi «fervidi ed entusiasmanti del post-Concilio».

Come avvenne la conoscenza con il futuro Porporato?
Appena ventenne varcavo la soglia del Seminario di Saronno che, fino ad allora, era riservato all’anno di Propedeutica alla Teologia. Spirava un vento nuovo anche per la formazione seminaristica, che si immaginava un modo rinnovato per far passare il prete, dalla figura tridentina di uomo “del sacro”, al pastore di comunità. Le linee guida indicavano non più solo un anno propedeutico seguito da 4 anni di Teologia, ma un biennio di teologia di marcato orientamento vocazionale e spirituale, seguito da un triennio con una forte connotazione teologica e pastorale. Continua la lettura sul sito della Chiesa di Milano