Quel ramo d’ulivo. Omelia del nostro vescovo per la Domenica delle Palme

«Anche noi, quando depositeremo stasera il nostro ramoscello d’ulivo ritornando a casa nostra, penseremo come questa nostra vita, interrotta nelle sue possibilità di evoluzione e nelle sue “magnifiche sorti progressive”, come ci raccontavano quando proclamavano che tutto è nelle nostre mani e in nostro potere, penseremo che è bastato un nemico invisibile per rinchiuderci tutti nelle nostre case! Riponendo tuttavia questo ramo d’olivo, anche noi dovremmo poter dire che il Signore Gesù non ha vinto le potenze del male, combattendole con le armi, con il potere, con il denaro, e con tutti gli altri mezzi che ad esso si collegano, ma le ha vinte passandovi attraverso, prendendo la pecorella smarrita sulle sue spalle, facendosi prossimo degli ultimi e delle persone scartate dalla società d’allora». Uno stile di speranza e di fede. Che non è rifugio consolatorio, ma capacità di sguardo in alto. Lo ha proposto il vescovo Franco Giulio nella sua omelia nella Domenica delle Palme.