Fisichella: catechesi del primo annuncio, attenta al digitale e alla globalizzazione

Il presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, monsignor Rino Fisichella, sul nuovo Direttorio per la catechesi: l’obiettivo non è il sacramento, ma l’inserimento nella vita della comunità cristiana. Catechismo anche nelle carceri, tra i migranti e le persone disabili
Un passo ulteriore nel cammino di “dinamica continuità” della catechesi nel post Concilio, per rispondere alle sfide della cultura digitale e della globalizzazione della cultura. Per l’arcivescovo Rino Fisichella, che presenta ai mass media il nuovo Direttorio per la catechesi approvato da Papa Francesco, la continuità sta nel ribadire che “la catechesi abbraccia tutta la vita di ogni battezzato, in quanto incontro col Signore e partecipazione del suo mistero nella nostra vita”.

Catechesi che ci inserisce nella comunità cristiana
E la novità del documento è nel sottolineare “che non si fa catechesi per ricevere un sacramento”, ma “per inserirsi progressivamente nella vita della comunità cristiana” e poter dare “anche oggi la nostra testimonianza coerente”. Inoltre, nel separare la catechesi da ogni modello e modalità scolastica: “Come ci sono aula e testo di scuola, si sono aula e testo di catechismo… ma non è così”. Per questo la catechesi va nelle carceri, incontra i migranti, abbraccia le persone disabili e quelle più deboli “perché nessuno sia lasciato solo nel suo cammino di fede”. Continua la lettura dell’articolo di Alessandro Di Bussolo sul sito di Vatican News