Democrazia: alla ricerca di nuovi modelli

Il “metodo democratico” è indicato dalla Costituzione come modalità con cui i cittadini possono concorrere a “determinare la politica nazionale” (art. 49). Il nostro patto fondamentale punta proprio sui partiti come associazione peculiare, in cui i cittadini possono associarsi a tal fine. Eppure, in questa fase storica persino esponenti politici propongono – provocatoriamente – di eliminare i “partiti” dalla Costituzione. I partiti, è vero, oggi hanno perso molti dei caratteri originari e la loro capacità rappresentativa è in affanno, soprattutto da quando, anni ‘90 – 2000, la loro leadership insegue sondaggi o, peggio ancora, nell’ultimo decennio, i social network. Nel sistema decisionale non sono comunque ammessi “vuoti” di potere: se non sono i partiti, nel sistema della democrazia rappresentativa sarà qualcun altro ad assumere il loro ruolo centrale nel selezionare la classe dirigente, organizzare le elezioni e poi i lavori parlamentari e governativi. Continua la lettura dell’editoriale di Paolo Bonini sul sito di Comunità di Connessioni