L’eredità di San Benedetto, una luce per l’Europa sfigurata dalla guerra

La Chiesa ricorda l’11 luglio il fondatore dell’Ordine benedettino, patrono d’Europa. La sua vita è riflessa nella “Regola”, fissata nel motto “ora et labora”. Dom Fabrizio Messina Cicchetti: “La vera ricerca di pace per l’Europa, per l’Ucraina, per la Russia e per tutti i Paesi coinvolti in questa inutile strage è esattamente quella di ritrovare in Cristo la fonte della luce”
“L’uomo di Dio che brillò su questa terra con tanti miracoli non rifulse meno per l’eloquenza con cui seppe esporre la sua dottrina”. Con queste parole San Gregorio Magno descrive San Benedetto da Norcia, vissuto nel V e VI secolo d.C. e proclamato patrono d’Europa nel 1964 da Papa Paolo VI. Fondatore del monachesimo occidentale, San Benedetto ha avuto una influenza fondamentale nella cultura europea. La sua Regola è una sintesi della spiritualità orientale e dell’operosità occidentale in cui le direttrici “ora et labora” si affiancano al Vangelo incarnato. Di lavoro e preghiera ha bisogno l’Europa, ferita nel XX secolo da due guerre mondiali e in questo tempo scossa dal conflitto in Ucraina. È quanto sottolinea dom Fabrizio Messina Cicchetti, direttore della biblioteca statale del monumento nazionale di Santa Scolastica aggiungendo che San Benedetto oggi ci direbbe una parola in particolare: pace! Continua la lettura dell’articolo di Amedeo Lomonaco – Vatican News