Comunità energetiche: un laboratorio culturale enzima della transizione
La tutela dell’ambiente e della comunità in cui viviamo sono temi intrinsecamente legati tra di loro e richiamano sia ad una responsabilità individuale che ad una collettiva. Il dibattito degli ultimi anni è riuscito a ri-definire e ampliare il concetto di transizione ecologica, passando da una transizione solo ambientale o energetica a un vero e proprio “cambio di passo” multi-disciplinare ed integrale, che sta trasformando tutti gli aspetti della vita. La transizione che viviamo non è solo ambientale, ma anche digitale e occupazionale, politica e culturale; è alimentata da una visione più ampia e antropologica, che non si riferisce solo all’ambiente, ma che pone l’accento sulla relazione tra persone, individuo e comunità, comunità e ambiente.
Questa transizione porta nel cuore un’idea di sostenibilità nuova, che non soltanto concilia necessità sociali come l’occupazione, bensì crea nuovi posti di lavoro: una sostenibilità che vede oggi l’opportunità di curare le comunità da fratture sociali e da ferite culturali ed economiche. Per questa transizione integrale è però necessaria di una pianificazione di ampio respiro e la creazione di laboratori territoriali e culturali, con lo scopo di essere terra feconda per nuovi modelli politici stabiliti fin da subito insieme. In questo l’Unione Europea si è distinta da altre realtà, come la Cina, proponendo un approccio bottom-up partecipato invece di un approccio top-down. Continua la lettura dell’editoriale di Alessandra Luna Navarro e Marco Fornasiero su Comunità di Connessioni