L’invito della Parola di Dio nel tempo di Quaresima

L’anno liturgico è la celebrazione dell’opera di salvezza di Cristo che viene realizzata mediante una commemorazione sacra (o memoriale) in giorni determinati, nel corso dell’anno. La Chiesa, quindi, mediante la liturgia, continua ad attuare, nei suoi tempi e con i suoi riti, le azioni di salvezza operate da Gesù.

AL CENTRO DI TUTTO GESU’ IL CRISTO

L’anno liturgico non è dunque una serie di idee o di feste, ma è una persona, Gesù Cristo, risorto, il cui dono di salvezza viene offerto e comunicato nei diversi aspetti sacramentali che caratterizzano lo svolgersi del calendario cristiano. L’amore di Dio per la salvezza dell’uomo viene così reso attuale nell’oggi della Chiesa e dell’umanità.
Centro e riferimento assoluto e indispensabile di tutto l’anno liturgico è quindi il mistero pasquale della passione, morte, risurrezione e ascensione del Signore Gesù. I primi cristiani non conobbero altra festa liturgica che quella della domenica: il giorno della celebrazione del Cristo vivo. Per questo motivo la domenica è considerata la “festa primordiale”. Tutto l’anno liturgico ruota dunque intorno alla celebrazione pasquale domenicale e annuale.
Pertanto la quaresima è quel tempo liturgico durante il quale il cristiano si dispone, attraverso un cammino di conversione e purificazione, a vivere in pienezza il mistero della risurrezione di Cristo nella sua memoria annuale.

IL CICLO QUARESIMALE DELLE LETTURE DI QUEST’ANNO

L’itinerario proposto dalla Parola di Dio di quest’anno è eminentemente penitenziale. Ci guidano due evangelisti: Luca e Giovanni. L’appello che ci rivolgono è quello di compiere un cammino di conversione che ci conduca alla Pasqua, segno supremo della riconciliazione col Padre. I contenuti della Liturgia della Parola ci offrono una grande e approfondita catechesi sulla riconciliazione: battesimo e penitenza sono le due costanti su cui è imperniato tutto il cammino di quest’anno.
Nella I domenica “delle tentazioni” (Lc 4,1-13) siamo chiamati a vivere la Quaresima come cammino di “conversione ecclesiale”, attraverso l’ascolto della parola, la preghiera e il digiuno.
Nella II domenica “della Trasfigurazione” (Lc 9,28-36) siamo invitati a rinsaldare la fede nel mistero della morte e risurrezione, per aderire, in fedeltà all’alleanza, alla volontà di Dio, ed essere veri discepoli di Cristo.
La III domenica “della parabola del fico senza frutti” (Lc 13-1-9) siamo chiamati a superare la durezza della mente e del cuore, perché sappiamo cogliere con la semplicità dei fanciulli il messaggio evangelico, per portare frutti di vera e continua conversione.
La IV domenica è “la domenica della gioia” (Lc 15,1-3.11-32): la parabola del padre misericordioso ci fa riconoscere Dio come Padre buono e grande nel perdono. Egli accoglie nell’abbraccio del suo amore tutti i figli che tornano a lui con animo pentito per ricoprili delle vesti di salvezza, e renderli partecipi della gioia del banchetto pasquale.
Infine, la V domenica “dell’adultera perdonata” (Gv 8,1-11) ci aprire al perdono incondizionato di Dio che in Cristo rinnova tutte le cose. Davanti a lui sta la nostra miseria, tuttavia egli ha mandato il suo Figlio non per condannare, ma per salvare il mondo.