Il Papa trasferisce ai vescovi competenze riservate alla Santa Sede

Con un motu proprio Francesco ha stabilito che gli ordinari delle Chiese locali potranno intervenire in materia di gestione seminari, formazione sacerdotale, redazione di catechismi e in altri settori non chiedendo l’approvazione vaticana ma una più semplice conferma
Non più un’“approvazione” bensì una “conferma”. Si gioca sul passaggio di testimone dal primo al secondo termine la novità principale del motu proprio col quale Papa Francesco he deciso di modificare l’assegnazione di alcune competenze previste dal Codice di Diritto Canonico, sia della Chiesa latina sia di quelle orientali. Tra queste anche la competenza per le Conferenze episcopali di pubblicare i catechismi. Una delle prime novità riguarda lo spostamento dalla Santa Sede al vescovo diocesano della facoltà di creare un seminario nel suo territorio senza dover più attendere l’approvazione da Roma ma semplicemente una sua conferma. Lo scopo, come viene definito nell’introduzione al motu proprio, è quello di favorire un “sano decentramento” che renda più dinamica l’assunzione di decisioni in campo ecclesiale. Continua la lettura dell’articolo di Alessandro De Carolis sul sito di Vatican News