Italia, Cei: meno seminaristi, le famiglie siano vivaio di vocazioni

I dati di un rapporto della Conferenza episcopale italiana svelano che in soli dieci anni la flessione vocazionale ha toccato quota 28%: in cinquant’anni i seminaristi sono più che dimezzati. Don Michele Gianola, sottosegretario della Cei: “Questa situazione non deve farci perdere la speranza. L’attenzione della Chiesa, oggi, deve essere orientata a tutte le vocazioni, non solo a quella presbiterale”
In Italia diminuisce drasticamente il numero dei seminaristi diocesani. Nel decennio 2009-2019 la flessione è stata del 28% mentre, se si prende in considerazione un arco di tempo più lungo, ci si accorge – come confermano anche i dati del recente Annuario pontificio – che negli ultimi cinquant’anni il calo delle vocazioni ha superato la quota del 60%: nel 1970 erano 6.337 mentre nel 2019 sono crollate a 2.103. Questi numeri, diffusi dalla Conferenza episcopale italiana dopo un poderoso lavoro di ricerca e analisi, mostrano la fotografia di un Paese con sempre meno candidati al sacerdozio e con un’età sempre più alta: in totale, i seminaristi diocesani oggi sono 1804, con un’età media che sfiora i ventotto anni. Quelli compresi tra i 19 ed i 25 anni sono solo 4 su 10. Continua la lettura dell’articolo di Federico Piana sul sito di Vatican News