Terra Santa, la mancanza di pellegrini non spegne la speranza

L’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, racconta lo stato d’animo della Chiesa impegnata a sostenere con preghiera e carità le migliaia di famiglie messe in crisi dalla pandemia: “Noi siamo nella terra dove Gesù è risorto e siamo noi che dobbiamo conservare la visione pasquale della vita, fatta di croce, ma anche di risurrezione”
“I pellegrinaggi in Terra Santa sono quasi completamente fermi”. L’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, spiega con dolore che l’emergenza provocata dalla pandemia sta continuando a rendere di fatto impossibile l’arrivo dei pellegrini: “In primo luogo, perché i confini sono ancora chiusi. Gran parte dei Paesi con i quali ci sono ancora relazioni richiedono la quarantena e questo naturalmente scoraggia i pellegrini. A ciò va aggiunto il fatto che nell’ultima settimana, in Israele e Palestina, si è verificata una seconda ondata di contagi molto forte che ha davvero spaventato”. Continua la lettura dell’articolo di Federico Piana sul sito di Vatican News