Francesco: anche nel buio della vita c’è sempre un appuntamento con Dio

Pregare non significa solo sentire Dio come “presenza amica e vicina”, ma anche incontrare il Signore “faccia a faccia”. Papa Francesco all’udienza generale, nella Biblioteca del Palazzo apostolico, prosegue il ciclo di catechesi incentrate sul tema della preghiera. Un dialogo con il Signore che in certe ‘notti’ della vita diventa un “combattimento della fede” e una “vittoria della perseveranza”. Il Pontefice si rivolge agli uomini del terzo millennio sfogliando il libro della Genesi che, “attraverso vicende di uomini e donne di epoche lontane, ci racconta storie in cui noi possiamo rispecchiare la nostra vita”. Invitando a scorgere nella Bibbia gli specchi in cui si riflettono le nostre esistenze, Francesco ricorda la storia del Patriarca Giacobbe, un uomo “che aveva fatto della scaltrezza la sua dote migliore”. Con l’inganno “riesce a carpire al padre Isacco la benedizione e il dono della primogenitura”. È abile negli affari, accumula ricchezze e sposa una bella donna. Il Papa, componendo un ritratto contemporaneo del Patriarca, usa queste parole: “Giacobbe – diremmo con linguaggio moderno – è un uomo che ‘si è fatto da solo’, con l’ingegno riesce a conquistare tutto ciò che desidera”. Continua la lettura dell’articolo di Amedeo Lomonaco sul sito di Vatican News