Il senso della Cattedrale nel 150mo dalla sua consacrazione. L’omelia di mons. Brambilla

«Non si viene in Cattedrale solo per ascoltare qualche buona parola. Se uscendo dal nostro Duomo, pur grande e maestoso, una persona, incontrandoci, ci chiedesse: “Oggi hai incontrato il Signore?”, che cosa gli risponderemmo? Proprio per questo da sempre abbiamo costruito queste Chiese grandi e maestose: per innalzare lo sguardo al Mistero santo di Dio!». Il vescovo Franco Giulio ha concluso così, domenica 6 ottobre, la sua omelia nella celebrazione che concludeva l’anno del 150° anniversario della dedicazione della cattedrale, in una giornata che è poi proseguita con un convegno in vescovado organizzato dalla rivista Novarien. Un richiamo a riscoprire non solo la cattedrale di mattoni, ma la cattedrale “casa” dell’incontro con il Signore che trasforma e cambia i cuori. Il vescovo lo ha fatto proponendo una meditazione sulle letture del giorno, in particolare sul brano del vangelo che narra proprio di un incontro: quello di Gezù con Zaccheo. Ecco  il testo integrale dell’omelia di mons. Brambilla al link del sito diocesano.