Chiesa. Al via nelle diocesi il percorso del Sinodo: si “riparte” dalla gente. Intervista al nostro vescovo Franco Giulio

Per l’Italia anche la sfida del cammino nazionale. Il vescovo Brambilla: rinnovare il contatto con la società per dare corpo al Vangelo ascoltando il grido di tutti.
«Non partiamo da zero. Serve uno stile nuovo per continuare il cammino». Il vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla, presidente della Commissione episcopale Cei per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi, era stato il “relatore” che all’ultima Assemblea generale dell’episcopato italiano aveva presentato la sfida sinodale che attende ogni comunità. Oggi in ogni diocesi, per volontà di papa Francesco, si ripeterà il gesto compiuto una settimana fa dal Pontefice in Vaticano: l’apertura del processo sinodale del Sinodo dei vescovi. Un itinerario che nella Penisola si intreccerà con il cammino sinodale nazionale iniziato lo scorso maggio. C’è bisogno di una conversione pastorale per «tradurre in italiano il Concilio nel solco dello slancio con cui le Chiese in Italia in questi cinquant’anni hanno cercato di dire il Vangelo nel genio del nostro Paese», spiega Brambilla. E aggiunge: «Di nuovo, di provocatoriamente nuovo, c’è il metodo: fare un Sinodo sulla sinodalità. E per noi in Italia: scrivere gli Orientamenti pastorali con il popolo di Dio, a partire dall’ascolto, dalla ricerca e dalle proposte che ne vengono». Continua la lettura dell’articolo di Giacomo Gambassi su Avvenire di sabato 16 ottobre 2021