Il nostro Vescovo ha nominato i nuovi moderatori (otto) e confermato gli altri (diciannove) delle UPM della diocesi per il quinquennio 2021-26

Il vescovo Franco Giulio Brambilla ha nominato i Moderatori delle Unità Pastorali Missionarie (UPM) della diocesi di Novara per il quinquennio 2021-2026. Diciannove Moderatori sono stati riconfermati dopo il primo mandato quinquennale appena conclusosi, mentre sono otto quelli di nuova nomina.

I nuovi Moderatori

Nel vicariato di Novara, padre Gianfermo Nicolini, parroco di San Giuseppe, sostituisce don Andrea Mancini, parroco della Bicocca, nell’UPM-1 Novara Est. Nel vicariato dell’Ovest Ticino, nell’UMP-5 Galliate don Adriano Micotti, parroco di Romentino sostituisce don Massimo Martinoli, parroco di Cameri e neonominato vicario episcopale per il territorio. Nel vicariato del Borgomanerese-Aronese, don Emilio Micotti, parroco di Suno, Baraggia e Bogogno, sostituisce don Simone Dall’Ara, parroco di Fontaneto e Cressa, nell’UPM-10 Suno-Momo. Nel vicariato dei Laghi, don Franco Bricco, parroco di Gravellona Toce, sostituisce nell’UPM-15 Gravellona Toce don Adriano Miazza, neonominato parroco di San Maurizio d’Opaglio; don Costantino Manea, parroco di Intra San Vittore, sostituisce nell’UPM 16 Verbania don Roberto Salsa, diventato vicario parrocchiale ad Arona. Nel vicariato della Valsesia, don Manuel Spadaccini, che si occupava già della pastorale giovanile nell’UPM, sostituisce don Italo Zoppis, parroco di Sizzano, nell’UPM-21 Bassa Sesia. Don Lorenzo Rosa, parroco di Valduggia, Zuccaro, Cellio con Breia, è il nuovo moderatore dell’UPM 23 Borgosesia, in sostituzione di don Ezio Caretti, ora vicario parrocchiale a Borgomanero. Don Matteo Borroni, parroco di Quarona, sostituisce don Roberto Collarini, parroco di Varallo, nell’UPM-24 Alta Valsesia.

Il ruolo e i compiti del moderatore di UPM

Il moderatore è un presbitero chiamato ad accompagnare e a promuovere il lavoro in sinergia tra le diverse parrocchie che compongono le Unità Pastorali Missionarie oltre che a favorire la collaborazione tra sacerdoti e laici. La sua figura è stata introdotta – insieme proprio alle Unità Pastorali Missionarie dal XXI Sinodo della Chiesa Novarese -, che la definisce come «aiuto alla pastorale integrata, guida saggia della vita fraterna tra sacerdoti e laici, regista della pastorale “programmatica”, cioè di tutte le azioni pastorali missionarie che devono essere fatte in solido tra le parrocchie, per servire meglio le persone nei loro ambienti di vita animandoli alla luce del Vangelo».

La sfida di proseguire il cammino sinodale

«Il tema di un lavoro in sinergia tra parrocchie, cui sono chiamate le UPM, diventa sempre più urgente vista la riduzione dei sacerdoti – dice don Brunello Floriani, vicario episcopale per la pastorale -. Ma il cammino insieme cui siamo chiamati non va solo nella direzione di rispondere ad un’emergenza o a difficoltà organizzative. È una scelta che ha a che fare con la nostra identità come comunità ecclesiale, nel segno di una corresponsabilità tra laici e sacerdoti e di un vero stile sinodale. La sfida che ci attende, a partire proprio dai moderatori di Unità Pastorali Missionarie, è di proseguire su questo cammino, per il quale molta strada è stata fatta, ma molta resta ancora da fare. In questo senso, nuovo slancio e nuove motivazioni arrivano dal sinodo della chiesa universale che Papa Francesco ha voluto iniziare con un momento “diocesano” di ascolto, che prenderà il via il prossimo 17 ottobre».