Il Papa ad Hiroshima: immorali l’uso e il possesso delle armi nucleari

L’utilizzo dell’energia atomica per fini di guerra va contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune: occorre “ricordare, camminare insieme, proteggere”. Così Francesco all’Incontro per la pace al Memoriale di Hiroshima, che sorge esattamente dove il 6 agosto 1945 esplose la bomba atomica. La commozione del Papa per le testimonianze dei sopravvissuti
In mezzo alle “numerose nubi” che oscurano il cielo del nostro tempo, leviamo il grido: “Mai più la guerra, mai più il boato delle armi, mai più tanta sofferenza”, l’uso dell’energia atomica a scopi bellici è “immorale”, così come lo è il “possesso” di armi nucleari. Dal Memoriale della Pace di Hiroshima, costruito lì dove 74 anni fa esplose la bomba atomica provocando all’istante 80 mila morti, poi dolorosamente aumentati negli anni, il tributo di Papa Francesco alle vittime di quel 6 agosto 1945 si fa tutt’uno con la testimonianza di chi, sopravvissuto all’immane tragedia, ha sopportato con “forza” e “dignità”, sottolinea il Pontefice, “le sofferenze più acute” nel corpo e “i germi della morte” nell’anima. Qui, di tanti uomini e donne, dei loro sogni e speranze, in mezzo a un bagliore di folgore e fuoco, non è rimasto altro che ombra e silenzio. Appena un istante, tutto venne divorato da un buco nero di distruzione e morte. Continua la lettura dell’articolo di Giada Aquilino sul sito di Vatican News