Documento finale del sinodo universale: il commento del nostro Vescovo

Mentre sabato mattina, ultimo giorno del Sinodo, il nostro sguardo scorreva i numeri del Documento finale, la mente e? andata al mondo la? fuori che attendeva una scossa energica e una parola di speranza. Per accendere l’animo m’e? venuta in soccorso la parola appassionata di Paolo VI nel Discorso di chiusura dell’ultimo giorno del Vaticano II: «La religione del Dio che si e? fatto Uomo s’e? incontrata con la religione (perche? tale e?) dell’uomo che si fa Dio. Che cosa e? avvenuto? Uno scontro, una lotta, un anatema? Poteva essere; ma non e? avvenuto. L’antica storia del Samaritano e? stata il paradigma della spiritualita? del Concilio. Una simpatia immensa lo ha tutto pervaso. La scoperta dei bisogni umani […] ha assorbito l’attenzione del nostro Sinodo. Dategli merito di questo almeno, voi umanisti moderni, rinunciatari alla trascendenza delle cose supreme, e riconoscerete il nostro nuovo umanesimo: anche noi, noi piu? di tutti, siamo i cultori dell’uomo». Possiamo dire anche noi di aver portato la stessa passione nel cuore? Credo di si?: ma ora bisognera? passare dal Sinodo di carta al Sinodo di carne. Per farlo indico cinque temi notevoli.  Continua la lettura scaricando il Pdf del commento apparso su Avvenire del 30 ottobre 2024: Avvenire_20241030_A17_0