30 novembre a Gozzano il conferimento del lettorato e dell’accolitato a quattro seminaristi di Novara
Saranno conferiti martedì 30 novembre alle 21 dal nostro Vescovo nella Basilica di San Giuliano a Gozzano i ministeri del lettorato e dell’accolitato a quattro seminaristi della nostra diocesi. Per le norme del Covid in Basilica potranno partecipare solo le persone invitate, ma tutte le comunità della diocesi sono invitate alla preghiera che, ciascuno da casa, potrà recitare in unione spirituale con i quattro giovani che si preparano al presbiterato, che sarà loro conferito, a Dio piacendo, nei prossimi anni. Il Rettore del Seminario, don Stefano Rocchetti, l’ha così formulata: «O Signore, che chiami operai a lavorare nella tua vigna, aiuta i seminaristi, che martedì riceveranno i ministeri di lettori e di accoliti, a proseguire con impegno e gioia il cammino che hanno scelto per servire la tua Chiesa».
I SEMINARISTI
Chiamati a ricevere il ministero di Lettore saranno: Beniamino Agliati delle parrocchie unite di Novara Centro; Francesco Antonio Fittipaldi della parrocchia di Trecate; Vincenzo Formisano della parrocchia di S. Maria alla bicocca di Novara. Il mistero di Accolito sarà conferito a Lorenzo Armano della parrocchia di San Giovanni Battista in Alagna Valsesia.
I MINISTERI DEL LETTORATO E DELL’ACCOLITATO: ORIGINE E SIGNIFICATO
La Parola è cardine – insieme all’Eucarestia – della Celebrazione eucaristica. E la Parola va proclamata. Ufficio importante per la Chiesa: attraverso la proclamazione della parola di Dio nella liturgia, infatti, il Cristo risorto si fa realmente presente tra i fedeli e dona loro il suo Spirito per la glorificazione di Dio Padre e la loro santificazione. Sino al III secolo, però, il “lettorato” non è ancora ufficialmente definito. Sarà il vescovo Cipriano (nel III secolo) a offrirci una divisione più accurata, dividendo in due categorie i lettori: i lectores doctorum audientium, che coadiuvavano i presbiteri nella preparazione dei catecumeni; e i lectores propriamente detti, che erano istituiti dal vescovo con il parere di tutta la comunità. Questi, facevano parte del clero e ricevevano il sostentamento della Chiesa. Molte volte l’ufficio di lettore era una tappa fondamentale prima di divenire “presbiteri”, dunque, “sacerdoti”. Sotto il pontefice Gregorio Magno (sec. VII-VIII) troviamo una specifica ordinazione dei lettori. Sono i libri liturgici del tempo a fornirci questa informazione. Giungiamo, ora, a comprendere meglio qual è il ruolo del “lettore” nella Liturgia cattolica. Fino al 1972 il lettorato era il secondo degli ordini sacri minori. Grazie a Papa Paolo VI – con la lettera apostolica “Ministeria quaedam” (1972) – il lettorato è diventato il primo ministero laicale, benché ancora riservato ai soli maschi adulti, e passaggio da compiere per poter accedere successivamente all’accolitato, al diaconato e al presbiterato. Con questa nuova lettera apostolica “Spiritus Domini”, il Pontefice Francesco ha esteso, per la prima volta, il ministero del lettorato anche alle donne. Partiamo dal significato della parola “accolito”: “accompagnatore” e “aiutante”, inteso come servizio di sostegno alla liturgia. L’Accolito è istituito per aiutare il Diacono e per fare da ministro al Sacerdote. È dunque suo compito curare il servizio dell’altare, aiutare il Diacono e il Sacerdote nelle azioni liturgiche, specialmente nella celebrazione della Santa Messa; inoltre, distribuire, come ministro straordinario, la Santa Comunione. Durante il rito di istituzione dell’accolito al candidato vengono consegnati la patena e il calice, quali simbolo del servizio che l’accolito presterà all’altare e del duplice incarico di distribuire la Santa Comunione come ministro straordinario dell’Eucaristia e di guidare le adorazioni eucaristiche. Anche in questo caso, questo ruolo – prima dell’ultimo documento di Papa Francesco – era ricoperto dai soli uomini. La storia della Chiesa è in continuo movimento, questo ci dice la Lettera Apostolica “Spiritus Domini”: adesso anche le donne potranno riceverlo.