Offerte per i sacerdoti: il 19 settembre la Giornata nazionale per il sostentamento del clero diocesano

Torna domenica 19 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano, giunta quest’anno alla XXXIII edizione e celebrata  nelle 26 mila parrocchie italiane. La Giornata nazionale delle offerte è una domenica di sensibilizzazione che richiama l’attenzione sulla missione dei sacerdoti, sulla loro opera e sulle offerte che sono dedicate al loro sostentamento. “La Giornata Nazionale non è solo una domenica di gratitudine nei confronti dei sacerdoti ma è un’occasione per far comprendere ai fedeli quanto conta il loro contributo. Il sacerdote è un riferimento al nostro fianco che per svolgere il proprio compito ha bisogno di sostegno e supporto per vivere una vita decorosa. – sottolinea il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni –. Le offerte rappresentano il segno concreto dell’appartenenza ad una stessa comunità di fedeli e costituiscono un mezzo per sostenere concretamente tutti i sacerdoti, dal più lontano al nostro. Tanto più in questo anno e mezzo segnato dal Covid, in cui da mesi i preti diocesani continuano a tenere unite le comunità provate dalla pandemia, promuovono progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, incoraggiano i più soli e non smettono di servire il numero crescente di nuovi poveri”. Nonostante siano state istituite nel 1984, a seguito della revisione concordataria, le offerte deducibili sono ancora poco comprese ed utilizzate dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno. Da qui l’importanza di uno strumento che permette a ogni persona di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani e che rappresenta un segno di appartenenza e comunione. L’importanza di questa unione è sottolineata anche dal nuovo nome attribuito alle offerte che da Insieme ai sacerdoti diventano Uniti nel dono  per mettere, ancor più, in evidenza il principio di reciprocità e condivisione che rende forti le comunità parrocchiali e il valore della comunità stretta intorno al proprio parroco. “I nostri sacerdoti hanno bisogno della vicinanza e dell’affetto delle comunità. – aggiunge Monzio Compagnoni -Oggi più che mai ci spingono a vivere il Vangelo affrontando le difficoltà con fede e generosità, rispondendo all’emergenza con la dedizione”. Continua la lettura sul sito della Cei