Un Rosario senza confini, tanti accenti per la stessa intenzione

Il mese di maggio inizia con la maratona di preghiera alla Vergine voluta da Papa Francesco e promossa dal dicastero per la Nuova Evangelizzazione, che unisce i templi mariani del mondo nella richiesta di liberare l’umanità dal dramma della pandemia
Dalla “W” di Walsingham alla “P” di Pompei. È l’alfabeto del Rosario, l’alfa e l’omega della maratona mariana planetaria che inizia oggi, convocata da Francesco per implorare la fine della pandemia. Una catena di fede e devozione simboleggiata dalla corona che sarà sgranata ogni giorno alle 18, ora di Roma, in 30 santuari dei 5 continenti, a partire dal tempio immerso nel verde del Norfolk, in Inghilterra, dove nel 1061 la Vergine apparve alla nobildonna Richeldis de Faverches, nel villaggio di Walsingham. Una delle cappelle più antiche dedicate al culto mariano, rasa al suolo da Enrico VIII, ricostruita nell’800 e alla quale nel 2016 il Papa ha riconosciuto il titolo di “basilica”. Continua la lettura dell’articolo di Alessandro De Carolis sul sito di Vatican News