Card. Parolin: facciamo dell’Europa la casa di ogni persona

Il 50.mo anniversario della presenza della Santa Sede come Osservatore Permanente presso il Consiglio d’Europa. Questa l’occasione del lungo discorso del cardinale Pietro Parolin, che ripercorre la storia del sodalizio iniziata nel 1962, “storia di interesse e sforzo in tutela dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto in tutto il continente”. Il Papa, ricorda il segretario di Stato, lo ha tante volte ribadito durante visite alle istituzioni europee e discorsi: “Il sogno dei fondatori era quello di ricostruire l’Europa in uno spirito di servizio reciproco che anche oggi, in un mondo più incline a fare richieste che a servire, deve essere la pietra angolare della missione del Consiglio d’Europa in nome della pace, della libertà e della dignità umana”. Altrettante sono state le occasioni recenti che il cardinale Parolin cita per sottolineare quanto la cura della persona sia la base su cui “continuare a costruire l’Europa dei Padri Fondatori”: cura e dignità che la Santa Sede considera la sua principale priorità e un desiderio che Papa Francesco ha chiaramente espresso nell’ultima Lettera Enciclica Fratelli tutti sulla fraternità e l’amicizia sociale. “Su questa comune preoccupazione – ha affermato dunque il porporato – la Santa Sede e il Consiglio d’Europa hanno lavorato insieme con successo e proseguiranno a farlo nel rispetto dei diversi ruoli e le “varie Convenzioni e gli Accordi ratificati dalla Santa Sede, così come il suo sostegno agli strumenti giuridici – che non può firmare in virtù della sua particolare natura e delle sue specifiche finalità religiose, ma di cui non manca di promuovere i valori universali – sono la prova di questo continuo interesse alla collaborazione”. Continua la lettura dell’articolo di Gabriella Ceraso sul sito di Vatican News