Francesco al JRS: amplificate la voce degli abbandonati

Un cammino lungo quarant’anni ispirato e alimentato dall’esempio di Cristo e dall’intuizione generosa del fondatore, il Servo di Dio padre Pedro Arrupe. E’ così che, incessantemente, il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS) avanza tra le righe storte – per parafrasare un proverbio ebraico – della storia del mondo. E sono le parole e la preghiera di Papa Francesco ad accompagnare e rinfrancare in questo anniversario storico – meta e nuovo inizio – l’organismo internazionale della Compagnia di Gesù e tutti coloro che chiedono aiuto. In una Lettera al padre Thomas H. Smolich SI, direttore internazionale del JRS, Francesco scrive: I miei pensieri vanno specialmente ai tanti uomini, donne e bambini che si rivolgono al JRS per cercare rifugio e assistenza. Sappiano che il Papa è vicino a loro e alle loro famiglie e che li ricorda nelle sue preghiere. Questo desiderio intimamente Cristiano e Ignaziano di curarsi del benessere di tutti coloro che si trovano in uno stato di profonda disperazione ha ispirato e guidato il lavoro del JRS in questi 40 anni. Continua la lettura dell’articolo di Emanuela Campanile su Vatican News