Morire di Speranza: la preghiera per i profughi in piazza Duomo mercoledì alle 21

 “Morire di Speranza” in memoria di quanti hanno perso la vita nei viaggi verso l’Europa e il Nord del mondo: è il motto della proprosta di preghiera che la Comunità novarese di Sant’Egidio proporre alla città tutta mercoledì 8 luglio alle ore 21 in piazza Duomo insieme ad altre associazioni. Durante la preghiera, che sarà presieduta dal direttore  della Caritas diocesana, don Giorgio Borroni, e si terrà con le opportune misure di distanziamento, saranno pronunciati ad alta voce  i nomi di tanti bambini, uomini, donne che hanno intrapreso i viaggi della speranza  e sono morti in questo ultimo anno. Una sosta di preghiera e di riflessione che da anni, ormai, viene ormai proposta in tante città europee, ma che questa volta, a Novara ,si terrà in piazza, proprio nel cuore della città. «Desideriamo infatti, – dicono i membri della Comunità di Sant’Egidio –  con questo gesto, mettere al centro dell’attenzione di tutti, simbolicamente, coloro che la pandemia ha messo in ombra: i migranti e i rifugiati. Gli organi di informazione hanno parlato recentemente di Grace, bimba di pochi mesi scomparsa durante un naufragio al largo delle coste tunisine,  e di otto bambini siriani dispersi nel mar Egeo. Non dobbiamo dimenticare che dal 1990 sono morte lungo le frontiere dell’Europa circa 41.000 persone. La Comunità di Sant’Egidio chiede perciò che si continui a salvare, accogliere e integrare chi fugge dalle guerre e dalla miseria, ma anche che vengano attivate e potenziate  dai governi nazionali e dall’Unione Europea  vie d’accesso legali e sicure, come quelle dei “corridoi umanitari”,  a cui avete collaborato attivamente anche voi negli anni scorsi».