Consiglio per la lettura estate 2020/2: Dalla strada arriva profumo di pane

“Alla fine tutte le crisi diventano racconti al passato. È una regola di sopravvivenza: scopri il nemico, combatti il drago e se proprio non riesci a vincerlo, cerchi almeno di anestetizzarlo imparando a vivere con lui. Come nelle ferite, fintanto che il tessuto non cicatrizza fanno male, poi quando il dolore passa, lasciano la loro firma sulla pelle, come un tatuaggio di sofferenza e insieme di guarigione che non puoi cancellare. Nei giorni dell’isolamento, del lockdown, della quarantena da coronavirus, è stato lo stesso. A poco a poco ci siamo accorti di essere dentro un incubo, ma di quelli strani, che non basta svegliarsi sudati e intimiditi per cacciarli via…”. (Dall’Introduzione dell’Autore) L’emergenza coronavirus, che sta cambiando la nostra vita, porta con sé molte domande. Di carattere scientifico – Come si è sviluppato il virus? Quando arriverà il vaccino? – ma anche sul futuro che ci aspetta – Quanti posti di lavoro si perderanno? Come potremo risollevarci dalla crisi? –. Ci sono poi interrogativi che riguardano più direttamente il senso del vivere e il nostro stare al mondo. Chi di noi durante i giorni del “tutti a casa” non si è chiesto come e quanto la pandemia ci avrebbe trasformato? Se davvero la sofferenza comune avrebbe reso le nostre società più umane o se invece sarebbe tornata in fretta l’indifferenza a comandare? Su queste coordinate ha sviluppato la sua riflessione Riccardo Maccioni durante l’isolamento. Ne è nato un diario in forma di prosa poetica che nel riportarci ai giorni della crisi più dura aiuta a comprendere meglio la faticosa ripartenza in cui siamo immersi. L’e-book Dalla strada arriva profumo di pane, è un piccolo navigatore per orientarsi in questi tempi difficili. Un itinerario agile e fresco, ritmato in brevi tappe quotidiane, dal 7 marzo al 5 maggio in cui l’attualità, con la triste conta dei morti e le sue storie di sofferenza e abbandono, diventa il punto di partenza per un viaggio dentro noi stessi alla riscoperta (anche) del bello e del buono che ci abita. Perché l’umanità, ci mostra giorno dopo giorno l’Autore, con i gesti, l’intelletto e il cuore che la contraddistinguono, non è andata in quarantena.
Senza buonismi né ottimismi a buon mercato, ma con occhi attenti e orecchie tese a cogliere le tracce pur sempre persistenti della speranza che “cammina a piccoli passi come il bimbo che ride al piano di sopra”. La notte, l’inquietudine, l’angoscia esistono a vanno vissute, ma non ci impediscono di sentire il “profumo di pane” che sale dalla strada.

L’autore
Riccardo Maccioni, giornalista professionista, è caporedattore del quotidiano Avvenire dove si occupa di informazione religiosa. Già inviato speciale, ha guidato la redazione news del circuito radiofonico InBlu. Nato A Torino, vive a Milano.