Udienza. Il Papa: insegniamo ai bimbi a fare il segno della Croce  

La preghiera è “l’argine, il rifugio dell’uomo davanti all’onda di piena del male che cresce nel mondo”.Così si è espresso il Papa che, nella catechesi dell’udienza trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca del Palazzo apostolico e dedicata alla “preghiera dei giusti”, ha fatto notare che “i grandi affreschi del diluvio universale e della torre di Babele rivelano che c’è bisogno di un nuovo inizio, come di una nuova creazione, che avrà il suo compimento in Gesù Cristo”.

IL TESTO INTEGRALE DELLA CATECHESI

“Eppure, in queste prime pagine della Bibbia, sta scritta anche un’altra storia, meno appariscente, molto più umile e devota, che rappresenta il riscatto della speranza”, il riferimento alla Genesi: “Se anche quasi tutti si comportano in maniera efferata, facendo dell’odio e della conquista il grande motore della vicenda umana, ci sono persone capaci di pregare Dio con sincerità, capaci di scrivere in modo diverso il destino dell’uomo”. “Abele offre a Dio un sacrificio di primizie”, ha raccontato il Papa: “Dopo la sua morte, Adamo ed Eva ebbero un terzo figlio, Set, da cui nacque Enos, che significa mortale. Poi compare Enoc, personaggio che ‘cammina con Dio’ e che viene rapito al cielo. E infine c’è la storia di Noè, uomo giusto che ‘camminava con Dio’, davanti al quale Dio trattiene il suo proposito di cancellare l’umanità”. La preghiera è una catena di vita, semina vita. Insegnate ai bambini a pregare, partendo dal segno della croce, la prima preghiera. “La preghiera è una catena di vita, sempre, la preghiera semina vita”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, che nella parte finale dell’udienza di oggi, ha raccontato a braccio di “un capo di governo, importante, non di questo tempo, di tempi passati, ateo”: “Non aveva senso religioso nel cuore, ma da bambino sentiva sua nonna che pregava, e quello gli è rimasto cuore. E in un momento difficile della sua vita, quel ricordo è tornato al suo cuore: ‘Ma la nonna pregava!’. E incominciò lui a pregare con le cose che diceva la nonna, e ha trovato Gesù”. Continua la lettura sul quotidiano Avvenire