L’annuncio del Vangelo nel mondo secolarizzato. Senza di Lui non possiamo far nulla

Nel recente discorso alla Curia il Papa ha ricordato che non viviamo più nella cristianità e ha parlato della necessità della conversione pastorale e della radice dell’essere autentici missionari
Nel discorso alla Curia che Francesco ha pronunciato sabato 21 dicembre hanno colpito alcune parole e anche il modo in cui le ha dette. Riconoscendo un’evidenza già presagita da alcuni grandi uomini di Chiesa già molti anni prima del Concilio Vaticano II, il Papa ha sottolineato: «Non siamo nella cristianità, non più! – ha scandito – Oggi non siamo più gli unici che producono cultura, né i primi, né i più ascoltati». «Non siamo più in un regime di cristianità perché la fede», in gran parte dell’Occidente «non costituisce più un presupposto ovvio del vivere comune» e anzi viene persino negata e derisa. Leggi l’editoriale di ANDREA TORNIELLI sul sito di Vatican New

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Senza di lui non possiamo far nulla – Essere missionari oggi nel mondo. Una conversazione con Gianni Valente
Il nuovo libro del Pontefice il quale per la prima volta racconta ciò che significa la missione di annunciare il Vangelo oggi nel mondo. Dialogando con Gianni Valente, giornalista dell’agenzia missionaria Fides, Papa Bergoglio interviene a suggerire in maniera puntuale e sistematica quali sono la sorgente e le dinamiche proprie dell’essere missionari, una vocazione che riguarda ciascun cristiano. In questo testo semplice e profondo, denso di aneddoti personali, di riflessioni legate all’esperienza e di sapienza evangelica, Francesco fa comprendere come il vero protagonista della missione non sia il missionario né la sua abilità, le sue strategie pastorali o le sue tecniche di marketing. Tutto ciò, spiega il Papa riecheggiando il predecessore Benedetto XVI, è infatti “proselitismo”. Invece la Chiesa cresce soltanto per “attrazione”, quando i credenti lasciando spazio all’azione dello Spirito Santo fanno emergere il vero Protagonista senza il quale “non possiamo far nulla”. Il libro-intervista della Libreria Editrice Vaticana sulla missione rappresenta dunque un’opera preziosa per comprendere ciò che il pontificato di Papa Francesco sta suggerendo a tutta la Chiesa, da lui chiamata ad essere “in uscita” con un rinnovato spirito missionario fin dalla prima esortazione apostolica “Evangelii gaudium” – e per andare all’origine, a ciò che fa scaturire la testimonianza cristiana. Una testimonianza che non può mai essere frutto di ragionamenti a tavolino, di teorie astratte o di strategie per essere meglio convincenti, ma nasce dal riverbero gratuito della bellezza che si è incontrata e della misericordia che si è ricevuta. Nasce, la testimonianza cristiana missionaria, dalla vita che si comunica come per osmosi. “Senza di Lui non possiamo far nulla” è un libro destinato a durare nel tempo come punto di riferimento per credenti e non credenti, interessati a comprendere il “motore” del cristianesimo, quel “Big Bang” generatosi duemila anni fa con la Resurrezione di Gesù che diffondendosi da persona a persona oggi dà vita e speranza a miliardi di persone nel mondo.