Adorare: i significati del mettersi di fronte all’Eucaristia nelle parole del nostro Vescovo

Stare di fronte, mettere Dio al primo posto e amare teneramente. Sono i tre spunti che il vescovo Franco Giulio Brambilla ha offerto per la riflessione su “Gesù Eucaristia” e sull’Adorazione eucaristica, durante l’omelia della celebrazione del Corpus Domini per le parrocchie e Unità pastorali missionarie della città di Novara, che si è tenuta lo scorso giovedì 20 giugno: aperta dalla messa in cattedrale, è poi proseguita con una processione per le strade del centro storico sino in Basilica di San Gaudenzio, dove si è tenuta l’adorazione caratterizzata dalla tradizionale “infiorata”. «Il primo significato del verbo adorare è proprio stare di fronte, portare ogni domenica dinanzi al Signore la nostra settimana, raccoglierla in un gesto simbolico, sintetico, mettere tutta la nostra vita lì davanti a Lui», ha detto il vescovo affrontando il primo punto, che apre al secondo: «Stare in adorazione davanti all’Eucaristia significa vivere la pratica del primo comandamento, mettere al centro il primato di Dio, mettere in ordine di priorità le realtà della nostra vita». Ed infine, il terzo punto. «È questa la presenza che dobbiamo amare teneramente», il « Cristo che offre la sua vita per noi, il Cristo sofferente, il Cristo umiliato, il Cristo abbassato, il Cristo crocifisso, il Cristo che ci viene incontro», ha detto il vescovo. «Questa è la presenza che ci trasforma in persone capaci di perdono, di misericordia, di attenzione, di finezza, di vicinanza, di prossimità!». Al link del sito diocesano il testo integrale con le parole del vescovo.