Speranza, coraggio, accoglienza: i tre messaggi per l’oggi di San Giulio

E’ stata celebratalo scorso 31 gennaio, nella basilica dell’Isola, la festa patronale di San Giulio. A presiedere la celebrazione, il vicario generale don Fausto Cossalter, a nome del vescovo.

Tre i punti sui quali don Cossalter si è soffermato nell’omelia, commentando le letture e accostandole alla figura del sacerdote santo che per primo, con il fratello Giuliano, portò il vangelo nel Cusio.

Il primo è un «messaggio di speranza», di cui è simbolo stesso l’isola, «che da Giulio in poi è diventata il punto di irradiazione della forza del Vangelo che ha trasformato il territorio. Ancora oggi ci sono sentinelle che annunciano non catastrofi, ma pace e consolazione a tutti, che ci dicono che anche in questo tempo il Signore “regna”, che è con noi, cammina con noi, rialza le rovine di questo tempo, delle nostre città, delle nostre relazioni, della nostra speranza e vi costruisce una città forte».

Il secondo riguarda proprio il coraggio evangelizzatore del santo, esempio per tutti i sacerdoti e per tutta la comunità cristiana  : «Cosa direbbe oggi Giulio alla nostra Chiesa novarese? Ci spronerebbe ad avere coraggio, a non temere di essere rimasti in pochi, a osare, a non chiuderci nelle nostre piccole certezze, ma a incontrare gli uomini e le donne, i giovani e le famiglie per ascoltarli, per porgere loro con delicatezza una Parola che non ci appartiene e che va donata a tutti».

Infine, il messaggio per chi ha responsabilità nella cosa pubblica: «Questo lago, con i suoi paesi che su di esso si affacciano, sono per vocazione ospitali verso coloro che qui vengono a ristorarsi. Ancora oggi, ciascuno per la sua parte, siamo chiamati a camminare insieme per rendere le nostre comunità più ospitali per tutti, attraverso l’impegno per il lavoro dei giovani, il sostegno del volontariato, la cura del territorio, rendendo così questa terra ancora più bella e attraente, sia per chi vi abita, sia per chi la visita ripartendo corroborato nel corpo e nello spirito».

Leggi il testo integrale dell’omelia del vicario generale.