La formazione del nuovo Consiglio pastorale parrocchiale

A partire da questo sabato 7 ottobre inizierà in parrocchia la preparazione del nuovo Consiglio pastorale.

Il precedente, a norma del Diritto Canonico è decaduto, infatti, con l’ingresso del nuovo parroco lo scorso 11 settembre 2016 ma è stato da lui  prorogato per un anno per consentirgli   l’inserimento graduale nella comunità di Santa Rita. Non solo. Con la conclusione e la promulgazione del XXI sinodo diocesano lo scorso 29 settembre, il Consiglio pastorale parrocchiale deve avere una nuova fisionomia adeguata alle richieste della Chiesa novarese, esperesse dal Liber Synodalis.

Ben lo ha espresso il nostro vescovo Franco Giulio nell’omelia di chiusura del Sinodo XXI “Laetetur et mater Ecclesia”, dove si è chiamati in causa tutti, presbiteri, diaconi, consacrati e fedeli laici «a esercitare un sacerdozio santo per offrire sacrifici spirituali. Non si va in chiesa a celebrare il culto per poi tradurlo nella vita. Questo ha già separato ciò che è originariamente unito. La vita nell’amore e nella carità, la vita umana degna d’essere vissuta, è fatta di legami e di riti. Diventa “vita nello Spirito”, se quei legami e quei riti si lasciano toccare dalla grazia del Signore, dalla sua presenza che offre sé stesso per noi. Questa è la chiesa di Gesù!». Propizia, dunque, l’occasione che ci è data da queste coincidenze per riprendere il cammino come ha detto ancora mons. Brambilla nella stessa omelia: «Il XXI Sinodo diocesano ha posto al centro tre attenzioni: i giovani, la famiglia, i ministeri laicali». Se la  pastorale giovanile e la pastorale familiare saranno il “volano” di una pastorale che rompe il regime di “campanilismo” delle parrocchie e di “appartamento” delle famiglie «i ministeri e i servizi laicali, che operano all’interno e all’esterno delle comunità cristiane, diventeranno sempre più presenze necessarie. Ciò significa che non bisogna fare di più, ma essere di più. Occorre che i sacerdoti ripensino il loro ministero nella parrocchia, lasciando molti compiti impropri che li dissipano e non li rendono disponibili all’ascolto delle persone; ed è necessario che i laici accedano a forme più intense di partecipazione alla vita della chiesa, al suo interno e al suo esterno, formandosi a uno stile non di dominio o di egemonia, ma di vero servizio».

Da questo prende le mosse il lavoro che attende tutti i membri dei gruppi parrocchiale e coloro che lo volessero vivere anche a titolo personale per questo prossimo mese di ottobre. Ci aiuterà nella riformulazione del nuovo Consiglio Pastorale Marco Vergottini, teologo milanese,  per 18 anni Segretario del Consiglio pastorale ambrosiano sotto la guida del card. C.M. Martini.

Come ha sottolineato ancora mons. Brambilla: «Questa riappropriazione della nostra identità profonda è necessaria per tutti, e soprattutto per quelli che non sono né sacerdoti né diaconi… Bisogna che i laici si riappropriano della loro identità davanti a Dio e davanti agli altri, dal punto di vista teologico. Ciò avviene mediante una presa di coscienza di quello che essi sono in forza del loro battesimo. Ecco la vera rivoluzione di cui la Chiesa ha bisogno, la riforma basilare. Ciò vale per tutti i cristiani: cattolici, protestanti e ortodossi… E va molto al di là degli sconvolgimenti, inevitabili, di cui tutti si riempiono la bocca. Che certi preti abbiano spostato la loro canonica in un camper, che si buttino col paracadute per raccogliere fondi, o che ne so ancora, va senz’altro benissimo… Queste iniziative sono valide, ma la cosa essenziale è che i battezzati riscoprano il potere e norme che Cristo conferisce loro in forza del battesimo (p. 137). Sì, il potere di essere cristiani testimoni!»

Questo il programma.
Sabato 7 ottobre 2017: Il concilio Vaticano II: portale d’ingresso a una Chiesa di battezzati adulti nella fede.
Sabato 14 ottobre 2017: Tutti christifideles. Ripensare il rapporto fra pastori e collaboratori pastorali.
Venerdì 20 ottobre 2017: Il Consiglio pastorale (= Cp) laboratorio di idee per progettare la vita della comunità.
Venerdì 27 ottobre 2017: Progettare, sognare, consigliare: metodologie di un Cp motore della vita comunitaria.

Gli incontri si svolgeranno nei locali della parrocchia con inizio alle ore 20,45 con la preghiera dell’Adsumus, la preghiera con la quale iniziava ogni sessione del Concilio Vaticano II.
I primi due incontri saranno estesi a tutti. Gli ultimi due, solo a quanti faranno parte del nuovo Cp, scelti e cooptati, secondo i criteri del XXI Sinodo diocesano.