Grazie “Maestra” Gabriella, donna di Vangelo

Si sono svolti lo scorso lunedì 13 marzo i funerali di Gabriella Baré Trovati. Tantissime le persone che hanno partecipato alle esequie, presiedute dal vicario generale mons. Fausto Cossalter, già parroco di Santa Rita, legato da amicizia con Gabriella, e concelebrati da una decina di sacerdoti che hanno svolto il loro ministero nella parrocchia novarese.

Numerosissimi gli ex alunni presenti, che hanno voluto ricordare la loro indimenticata e indimenticabile “maestra”, sciogliendo così il debito di riconoscenza per lei. Tutti si sono stretti al marito Piero con cui Gabriella era sposata da 60 anni. I coniugi non hanno avuto figli “naturali”, ma – come è stato ricordato – entrambi ne hanno avuti di innumerevoli attraverso gesti concreti di vicinanza e di presenza diuturna. A nessuno Gabriella ha mai negato un sorriso e di tutti ha sempre colto la parte positiva. Una vera donna evangelica.

In sua memoria i famigliari hanno deciso di istituire una “Borsa di studio” per aiutare studenti in difficoltà. Le modalità saranno comunicate a breve.

Don Fausto Cossalter ha tenuto l’omelia che riportiamo integralmente di seguito.

«(Proverbi 31, 10-13. 19-20. 30-31 ; Salmo 22 ; Matteo 25, 1-13)

Nei primi anni quando ero parroco a Santa Rita, al momento del funerale di qualcuno che non conoscevo ancora, chiedevo a Gabriella di darmi qualche notizia sulla persona deceduta per poter dire qualche parola che non fosse di circostanza ma legata alla vita della persona. Da lei ho non ho mai sentito che giudizi positivi sulle persone, cercava sempre, a volte con qualche difficoltà, il bene in tutti. Oggi non c’è bisogno di chiedere nulla a nessuno, questa presenza così straordinaria è già una risposta, anzi se non fosse per la tristezza e il silenzio che portiamo nel cuore si direbbe che siamo ad una festa. Sono certo che ciascuno di noi è qui per dire un grande grazie. Ci sono anche tanti sacerdoti incontrati nella sua vita, iniziando dal caro don Tito suo assistente all’oratorio sant’Agnese nella parrocchia di San Martino negli anni della giovinezza di Gabriella… Tutti le dobbiamo molto! I bambini di un tempo, le persone, la scuola Giovanni XXIII, la parrocchia… Chi di noi non ha ricevuto da lei un aiuto, una parola buona, un sorriso, un incoraggiamento, un biglietto d’auguri nelle varie circostanze (felici o tristi) della vita? Lei c’era sempre, per tutti! E’ stata un po’ la mamma di tutti, l’amica, la confidente discreta, saggia, sicura. Per questo ho pensato di scegliere un passo del libro dei Proverbi che fa l’elogio della donna forte, della donna di valore. Sembra quasi il ritratto di Gabriella, ma la comprensione di questo testo è duplice, perché quella donna descritta così bene, nell’intenzione dell’autore può essere anche intesa come la personificazione della sapienza. In questo caso la domanda la domanda da porsi è: qual è la vera sapienza? La risposta è facile: la sapienza apporta benessere, materiale e spirituale e non delude mai. Non rinchiude nell’egoismo. Non si lascia ingannare dall’apparenza e non si regola su di essa, ma “teme Dio”, lo mantiene come punto di riferimento vitale. Questa è la sapienza da apprezzare e cercare. Ecco, Gabriella è stata una donna vera perché è stata sapiente. E il Vangelo ci dice anche il perché. Se la sua morte è stata improvvisa, non è stata però inaspettata perché lei era pronta ad accogliere lo Sposo. Era avvenuto tante volte nella sua vita e ora lo è stato in modo definitivo e pieno; un incontro desiderato, amato, soprattutto preparato. Quanto olio aveva accumulato nella sua vita! E’ stato l’olio della meditazione della Parola di Dio, della carità di piccoli gesti, della preghiera, l’olio dell’amorevolezza, l’olio dell’ascolto, l’olio della pazienza. Questo è l’olio che lei aveva accumulato e che l’ha fatta trovare pronta, con la lampada accesa. L’incontro definitivo l’aveva preparato nei tanti incontri quotidiani lungo la sua vita. Adesso mi immagino cosa ci direbbe in questo momento e cosa non vorrebbe che dicessi di lei. Mi chiederebbe il silenzio e la discrezione, ma credo che, pur nella tristezza del saluto che stiamo vivendo, non possiamo perdere la ricchezza del dono che lei è stata per tutti. La sua partenza diventi allora un ultimo messaggio che vogliamo raccogliere per farne tesoro e conservarlo gelosamente. Quando ci chiediamo cosa voglia il Signore da noi, magari interrogando improbabili visionari, non ci accorgiamo invece di quanto il Signore ci dice attraverso le persone che ci mette accanto. Gabriella, pur con i limiti della fragilità umana, (e posso testimoniare che aveva anche lei aveva una bella testa dura…) è stata un messaggio forte con cui il Signore ci ha mostrato il segreto di una vita saggia, piena e feconda. Raccogliamolo ora un’ultima volta…

Gabriella è stata una donna che ha amato! Gabriella ha amato la vita, interpretandola come un dono ricevuto di cui rendere conto e quindi da non sciupare in piccole banalità. Era sempre di corsa, perché non bisognava mai perdere tempo… Gabriella ha amato la sua scuola che non era solo un luogo di lavoro, ma è stata interpretata da lei come una vera missione educativa; i bambini della scuola per lei non sono stati solo alunni, ma persone che ha continuato ad  accompagnare nelle scelte della vita anche da adulti. Gabriella ha amato la sua famiglia, il marito Piero (sarebbero stati quest’anno 60 anni di vita insieme), per lui si è spesa fino alla fine, e tutti gli altri parenti. Gabriella ha amato la sua parrocchia in particolare attraverso il servizio di catechista vissuto con amore dal primo all’ultimo giorno per tantissimi anni, facendosi poi da parte quando le è sembrato che l’età non le permettesse più di sintonizzarsi sui bambini di oggi.

Gabriella è stata una donna feconda! Non ha avuto figli dalla carne, ma ne ha generati tantissimi nel cuore, facendosi carico di ciascuno. Nessuno le era indifferente delle persone accostate.

Gabriella è stata una donna di pace! Quanti dissidi ha cercato di riappianare, incoraggiando, sostenendo, sgridando, ascoltando. Da lei non ho mai sentito un pettegolezzo su qualcuno.

Gabriella è stata una donna di carità! Quanti consigli, quanto ascolto delle persone, quanto aiuto, anche materiale, ha dato a coloro che avevano bisogno, a volte anche eccedendo nella generosità fino a rasentare l’ingenuità…

Gabriella è stata una donna di fede! L’amore per gli altri, la sua fecondità, l’essere una donna di pace e di carità avevano la loro sorgente nell’amore fondante che è stato quello per il Signore Gesù, coltivato nella preghiera, nell’ascolto della Parola, nella partecipazione ai sacramenti. Per Gabriella il Signore non è stata un’idea, ma una persona concreta che lei si  è sforzata di seguire giorno dopo giorno.

Questo era il segreto della sua vita. Quello che ci fa dire oggi un enorme grazie al Signore che l’ha messa sulla nostra strada. Ma il grazie più grande lo potremo esprimere cercando di ripercorrere anche noi qualcosa del suo esempio.

GRAZIE Gabriella!»